Riabilitazione – Strappi muscolari

Le lesioni muscolari sono uno dei traumi più comuni che si verificano nello sport. Nonostante la loro importanza clinica, esistono solo pochi studi clinici sul trattamento delle lesioni muscolari. La mancanza di studi clinici è molto probabilmente attribuibile al fatto che non c’è solo un’elevata eterogeneità nella gravità delle lesioni, ma anche a lesioni che si verificano in muscoli diversi, rendendo molto impegnativo lo svolgimento di studi clinici. Gli attuali principi di trattamento delle lesioni muscolari sono derivati ​​da studi sperimentali o sono stati testati solo empiricamente. Clinicamente, il primo soccorso per le lesioni muscolari segue il principio RICE (Rest, Ice, Compression and Elevation). L’obiettivo di RICE è fermare l’emorragia indotta da lesioni nel tessuto muscolare e quindi ridurre al minimo l’entità della lesione. L’esame clinico deve essere effettuato immediatamente dopo la lesione (5-7 giorni) dopo il trauma iniziale, a quel punto la gravità della lesione può essere valutata in modo più affidabile.  In seguito, se lo si desidera, è possibile effettuare una caratterizzazione più dettagliata della lesione utilizzando modalità diagnostiche per immagini come (ecografia o risonanza magnetica). Il trattamento del muscolo lesionato deve essere effettuato mediante l’immobilizzazione immediata del muscolo ferito (clinicamente, immobilità relativa/evitamento delle contrazioni muscolari). Tuttavia, la durata dell’immobilizzazione dovrebbe essere limitata ad un periodo sufficiente a produrre una cicatrice con forza sufficiente a sopportare le forze indotte dalla rimobilizzazione senza ri-rottura e il ritorno all’attività (mobilizzazione) dovrebbe poi essere iniziato gradualmente entro i limiti del dolore. Il ritorno precoce all’attività è necessario per ottimizzare la rigenerazione del muscolo in via di guarigione e il recupero della flessibilità e della forza del muscolo scheletrico ferito ai livelli pre-infortunio.

Il programma di Riabilitazione dovrebbe essere costruito intorno a esercizi di agilità progressiva e stabilizzazione del tronco, poiché questi esercizi sembrano dare risultati migliori per il muscolo scheletrico ferito rispetto ai soli programmi basati esclusivamente sullo stretching e sul rafforzamento del muscolo lesionato.